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Impulso di un forza: è il prodotto della forza agente per la durata Delta t della forza.
I = F * Delta t;
Si chiama quantità di moto di un corpo di massa m, il prodotto massa * velocità
Q = m * v.
F = m * a; 2° principio della dinamica di Newton.
F = m * (v – vo) / ( Delta t);
F * (Delta t) = m * v – m * vo.
Teorema dell’impulso:
L’impulso di una forza I che agisce su un corpo di massa m, è uguale alla variazione della quantità di moto del corpo stesso.
m * v = Q; si chiama quantità di moto: massa * velocità.
I = (Forza) * (Delta t); si chiama impulso I.
F * (Delta t) = mv2 – m v1;
L’impulso si misura in N s o kg m/s
– Esempio numerico 1
Una biglia di acciaio di 80 g colpisce con velocità vo = 7,8 m/s un pavimento e rimbalza con una velocità v di modulo 7,8 m/s.
◼ Calcolare intensità, direzione e verso dell’impulso che il pavimento ha esercitato sulla biglia.
Impulso I = m * v – m * vo,
L’impulso della forza (I = F * Delta t), è uguale alla variazione della quantità di moto (m v – m vo).
m = 0,080 kg;
vo = – 7,8 m/s; velocità iniziale, la bilia arriva a terra con velocità verso il basso, quindi negativa.
v = + 7,8 m/s; velocità finale, la bilia rimbalza verso l’alto, la velocità cambia verso, quindi diventa positiva.
I = 0,080 * (+ 7,8 ) – 0,080 * (- 7,8) ;
I = 0,080 * ( 7,8 + 7,8) = + 1,25 Ns.
Il pavimento esercita sulla pallina una forza impulsiva verso l’alto; l’impulso I ha direzione verticale, verso l’alto.
– Esempio numerico 2:
Una palla di massa, M=133 g, viene lasciata cadere da un’altezza di 22 m con velocità nulla. Urta il suolo e risale sino all’altezza di 7 m. Se l’urto dura 2 ms; qual è il modulo della forza media esercitata dal suolo sulla palla?
A (+ 602,97 N)
B (0 N)
C (- 601,97 N)
D (1380,9 N)
E (- 16,239)
F (2159,8)
G (1295,9 N)
H (nessuna)
v1 è la velocità con cui arriva a terra, negativa perché verso il basso:
v1 = radquad( 2 * 9,8 * 22) = – 20,77 m/s
v2 è la velocità con cui riparte, positiva, verso l’alto, sarà minore perché arriva a 7 m di altezza:
v2 = radquad(2 * 9,8 * 7) = + 11,71 m/s
Delta t = 2 * 10^-3 s;
F * 2 * 10^-3 = 0,133 * 11,71 – 0,133 * (- 20,77)
F * 2 * 10^-3 = 4,32 Ns
F = 4,32 / (2 * 10^-3 ) = 2160 N circa
risposta F.
esercizio 1) :
Quando la sua squadra segna il canestro della vittoria, un tifoso di massa m = 72 kg salta in alto per la gioia.
a) Se il salto produce una velocità verso l’alto di 2,1 m/s, qual è l’impulso che agisce sul tifoso?
b) Prima del salto il pavimento esercita una forza m * g sul tifoso.
Quale ulteriore forza media esercita il pavimento, se il tifoso spinge verso il basso su di esso per un tempo Delta t = 0,36 s durante il salto?
Impulso I = F * Delta t
F * Delta t = variazione quantità di moto.
a) I = m * v – m * vo; [ vo = 0 m/s; v = 2,1 m/s].
I = 72 * 2,1 = 151,2 Ns
b) F peso = m * g = 72 * 9,8 = 705,6 N;
F di spinta F= I / Deltat = 151,2 /0,36 = 420 N;
Forza totale del pavimento verso l’alto = 705,6 + 420 = 1125,6 N.
Esercizio 2):
Utilizzando il teorema dell’impulso calcola quanto tempo impiega a fermarsi un corpo di massa 2 kg che affronta un piano inclinato di 30° rispetto all’orizzontale con una velocità iniziale di 16 m/s.
F * t = m * vfin – m * vo; (v fin = 0 m/s perché si ferma)
F è la forza che agisce: è la forza di gravità parallela al piano di 30°
F// = – mg sen30° =- 2 * 9,8 * 0,5 = – 9,8 N (questa forza è frenante, verso il basso)
– 9,8 * t = 0 – 2 * 16
t = – 32/ (- 9,8) = 3,27 secondi
Momento di una forza
Il momento è una grandezza vettoriale derivata da: massa, tempo, lunghezza.
Esso si indica analiticamente
M = r * F * sen(angolo); angolo fra r ed F.
Se angolo = 90°; r * sen(angolo) = b, (braccio della forza).
M = b * F;
dove F è la forza applicata al corpo rigido e b è il braccio, ossia la distanza tra la forza e il vincolo O: quindi: Newton per metro.
La sua unità di misura è N * m.
La direzione del momento è perpendicolare al piano in cui è collocato il braccio e la Forza.
Il verso del momento M è verso l’alto, se la rotazione è antioraria, verso il basso se la rotazione è oraria.
Il momento di una forza misura la capacità della forza di mettere in rotazione un oggetto rispetto ad un punto. Il concetto di momento di un forza è facile: facciamo riferimento ad una leva che ruota attorno ad un punto C, definito punto di rotazione (vincolo o fulcro).
Posto che A e B siano i punti ai quali vengono applicate le forze F1 ed F2, e le distanze AC e BC siano i corrispondenti bracci, il momento della forza (o momento torcente) può esser definito come il prodotto tra una forza ed il corrispondente braccio.
M1 = b1 * F1;
M2 = b2 * F2 ;
L’effetto del momento è di produrre una rotazione attorno al punto di riferimento. Per convenzione, il momento si definisce positivo se la rotazione si compie in senso antiorario; negativo se la rotazione si compie in senso orario.
Nella figura:
M1 provoca una rotazione antioraria, quindi M1 è positivo.
M2 provoca una rotazione oraria, quindi M2 è negativo.
Se la somma vettoriale dei momenti è 0, cioè il momento risultante Mr = 0, allora il sistema è in equilibrio.
Per avere l’equilibrio alla rotazione, la somma dei momenti rispetto ad un punto scelto a piacere, deve fare 0 Nm:
le forze che provocano rotazione oraria rispetto a tale punto hanno momento negativo, le forze che provocano rotazione antioraria hanno momento positivo.
Esempio 1:
Un uomo, per dipingere una parete, è salito su di un’asse appoggiata su due cavalletti. L’asse, omogenea, è lunga 7 m e pesa 210 N mentre l’uomo pesa 840 N. Quanto vale la forza che preme sul cavalletto a sinistra nella figura quando l’uomo sta a 4 m da esso?
Possiamo spiegare il concetto di momento torcente con un semplice esempio: aprire una porta. Se pensiamo a quest’ultima e al gesto che compiamo più volte al giorno per aprirla, possiamo considerare il luogo dove sono posizionati i cardini come nostro asse di rotazione (A); la distanza tra questo e la maniglia come braccio (b); la maniglia come punto d’applicazione (P) e lo sforzo che eseguiamo per tirare la porta verso di noi come forza (F).
Forza e braccio sono inversamente proporzionali, perciò più lungo è il braccio meno intensa sarà la forza da applicare per avere lo stesso momento.
L’unità di misura del momento è il Newton per metro (Nm), essendo il prodotto di una forza per una distanza.
Esempio 2)
Un’asta omogenea (vedi immagine) di massa 2 kg e lunghezza 1,6 m, è vincolata a 0,6 m dall’estremo sinistro 𝐴 dove agisce una forza verticale verso il basso di 10 N. Che forza verticale bisogna applicare all’estremo sinistro 𝐵 per mantenere l’asta in equilibrio?
Fvincolo – FA – FB – P = 0 (F vincolo sarà verso l’alto per avere l’equilibrio delle forze).
Somma Momenti = 0 ; i momenti si calcolano da un punto scelto, scegliamo il punto di vincolo V.
MA = + FA * 0,6 = 10 * 0,6 = + 6 Nm; (positivo, rotazione antioraria);
MB = – FB * 1; (negativo, rotazione oraria);
MPeso = – m * g * 0,8 = – 2 * 9,8 * 0,8 = – 15,68 Nm; (negativo, rotazione oraria);
M vincolo = 0; perché il braccio (distanza da V) è 0 m.
+ 6 – FB – 15,68 = 0
FB = 15,68 – 6 = 9,68 N
F peso = m * g = 2 * 9,8 = 19,6 N;
Fvincolo = 10 + 9,68 + 19,6 = 39,28 N (verso l’alto).
Esempio 3):
Un asta rigida (massa praticamente nulla) lunga l=1,00 m è appoggiata a metà della lunghezza ed è libera di ruotare intorno ad un appoggio. All’estremità sinistra viene applicata una massa di 2,5 kg dalla stessa parte a 20 cm viene applicata una massa di 1,5 kg; all’ estremità destra viene applicata una massa di 3,5 kg.
– Verificare che il sistema non è in equilibrio alla rotazione.
Calcoliamo i momenti: M = Fpeso * r
M1 = 2,5 * 9,8 * 0,5 = +12,25 N m ; (rotazione antioraria intorno al punto di appoggio)
M2 = 1,5 * 9,8 * (0,5 – 0,20) = + 4,41 N m ; (rotazione antioraria )
M3 = – 3,5 * 9,8 * 0,5 = – 17,15 N m ; (rotazione oraria, quindi M3 è negativo)
Mris = M1 + M2 + M3 = 12,25 + 4,41 – 17,15 = – 0,49 N m (l’asta ruota in senso orario).
M ris = I * alfa
I = momento d’inerzia delle tre masse rispetto al punto di rotazione:
I = 2,5 *0,5^2 + 1,5 * 0,3^2 + 3,5 * 0,5^2 = 1,635 kg m^2
accelerazione angolare: alfa = Mris / I
alfa = – 0,49 /1,635 = – 0,3 rad/s^2 in senso orario.
Esempio 4)
Una barra AB di massa m = 10 kg e lunga L = 3,5 m poggia nel suo estremo A su un fulcro. Ad una distanza d = 1 m da A viene posto un corpo di massa m1 = 42 kg. All’estremo B viene applicata una forza FB diretta verso l’alto in grado di mantenere la barra in posizione orizzontale.
Calcolare:
- il modulo della forza FB ;
- il modulo della reazione vincolare in A, FA .P1= 42 * 9,8 = 411,6 N; P = 10 * 9,8 = 98 N;FA + FB = P1 + P = 509,6 N; (per avere l’equilibrio).
Momenti delle forze.
M(FA) = 0, perché è sul fulcro, il braccio è 0 m.
M(P1) = – 1* 411,6 = – 411,6 Nm, (negativo, perché provoca rotazione oraria).
M(P) = – (3,5/2) * 98= – 171,5 Nm, (negativo, perché provoca rotazione oraria).
M(FB) = + 3,5 * FB (positivo, perché provoca rotazione antioraria).
Somma dei momenti = 0; per avere l’equilibrio alla rotazione, l’asta resta orizzontale, ferma senza rotazione.
+ 3,5 * FB – 411,6 – 171,5= 0
FB = +583,1 / 3,5 = 166,6 N (verso l’alto).
FA + FB =509,6 N;
FA = 509,6 – 166,6 = 343 N (verso l’alto).
- Esempio 5) Scala appoggiata ad una parete:
Un bambino di massa 38kg sale lungo una scala a pioli di massa 1,6 kg e lunga L = 2,1m, è appoggiata a una parete. La scala è inclinata di 60,0° rispetto al pavimento ed è tenuta ferma alla sua estremità inferiore da una corda orizzontale fissata alla parete che ha carico di rottura pari a
T = 1,8 * 10^2 N. - Qual è la tensione della corda quando il bambino è salito per un terzo della scala?
- Qual è la distanza massima dall’estremità inferiore della scala che il bambino può raggiungere senza rompere la corda? Trascurare l’attrito tra la scala con il pavimento e con la parete.
Somma delle forze orizzontali = 0 N
Reazione del muro = Tensione max della corda = 1,8 * 10^2 N = 180 N.
M (peso scala) = L/2 * 15,68 * sen30° = + 8,232 Nm; positivo, rotazione antioraria;
M(peso bambino) = x * 372,4 * sen30° = + 186,2 * x; positivo, rotazione antioraria;
M (Reazione muro) = – L cos30° * R = – 1,82 * 180 = – 327,4 Nm; negativo, rotazione oraria;
Per l’equilibrio: somma dei momenti = 0;
– 327,4 + 8,232 + 186,2 * x = 0,
186,2 * x = 327,4 – 8,232;
186,2 * x = 319,17;
x = 319,17 / 186,2 = 1,7 m;
(punto a cui può arrivare il bambino lungo la scala senza che si rompa la corda).
Momento di una coppia di forze
Un sistema di forze formato da due forze di uguale intensità ma di verso contrario, costituisce una coppia di forze. Il braccio di una coppia di forze corrisponde alla distanza fra le linee di azione delle forze.
Il momento di una coppia di forze, è il prodotto dell’intensità di una delle due forze per il braccio ( distanza d fra le due forze).
M = d x F
Per visualizzare la coppia, basta ricordare l’azione in curva delle mani sul volante dell’automobile.
Rotazione oraria, momento M verso il basso.
Un corpo soggetto alla applicazione di due forze uguali e contrarie, aventi differenti rette d’azione, per raggiungere una posizione di equilibrio tenderà a ruotare fino a che le due forze non avranno la stessa retta d’azione.
Se il corpo è in equilibrio, la somma vettoriale dei momenti delle forze ad esso applicate è uguale a zero. Man mano che il corpo ruota, diminuisce la lunghezza dei bracci fino a diventare uguale a zero.
b1 = 0 F1 ´ b1 = 0.
Le leve
Le leve sono classificate in base alla posizione relativa di resistenza, potenza e fulcro.
Nelle leve di primo genere (le pinze) il fulcro sta tra resistenza e potenza.
Nelle leve di secondo genere (lo schiaccianoci) la resistenza sta tra potenza e fulcro. Sono sempre vantaggiose.
In quelle di terzo genere (la molletta per lo zucchero) la potenza viene applicata tra fulcro resistenza. E’ una leva che non amplifica la potenza, ma il movimento.
Esercizi Terza Media.
1) X = peso massimo che può trasportare; le distanze dal fulcro (ruota) le mettiamo tutte in metri.
Momento d’inerzia I
E’ un numero che esprime la maggiore o minore facilità di far ruotare una massa.
L’inerzia è la forza che si oppone al cambiamento di stato di quiete o di moto; esempi: a) un’automobile in moto continuerebbe a muoversi di moto uniforme per inerzia, se non ci fosse la resistenza dell’aria e l’attrito con il suolo; b) se siamo in auto e questa accelera in avanti, siamo spinti all’indietro, cioè tendiamo a rimanere fermi nel nostro stato; c) siamo spinti in avanti, cioè tendiamo a continuare il moto, quando l’automobile decelera.
Le masse in rotazione hanno una inerzia poichè, per seguire una traiettoria curva, devono continuamente cambiare direzione, sono cioè sottoposte ad accelerazione.
Se una massa puntiforme ha moto rotatorio (di velocità v = w * r) dovuto ad un momento risultante M = Forza * braccio:
M = F * r = m * a * r ; poichè a = v/t, v = w * r , sostituiamo all’accelerazione:
M = m * (v / t) * r = m * (w * r / t) * r
Essendo I = m * r^2,
M = I *w / t = I * a;
dove a è l’accelerazione angolare, cioè il modo di variare della velocità di rotazione w.
Quindi l’equazione F = m * a, nel moto rotatorio diventa:
M = I * a
Energia cinetica rotazionale (un corpo che rotola senza strisciare) ha energia cinetica + energia cinetica rotazionale che assume questa espressione finale:Ecr = 1/2 I w^2.
1/2 m V^2 = 1/2 m w^2 r^2 ; poichè I = m r^2
Ecr = 1/2 I w^2;
Alcuni momenti d’inerzia:
CM = passante per il centro di massa
Corpo | Asse di rotazione | Momento d’inerzia |
---|---|---|
Punto | distanza R dall’asse | mR2 |
Cilindro cavo | asse del cilindro, raggio R | mR2 |
Cilindro pieno | asse del cilindro | (1/2)mR2 |
rotola (teo trasporto) | (1/2)mR2+mR2 =(3/2)mR2 | |
Segmento, lung L | perpendicolare, CM | (1/12)*m*L2 |
perpendicolare, passante per l’estremo | (1/3)*m*L2 | |
perpendicolare, distante D | (1/3)m( (D+L)2 + (D+L)*D + D2 ) | |
Rettangolo A*B | perpendicolare alla superficie, CM | (1/12)m(A2 + B2) |
parallelo B, CM | m*A2 | |
Sfera cava | CM | (2/3)mR2 |
Sfera piena | CM | (2/5)mR2 |
tangente, es: rotola | (2/5)mR2+mR2 = (7/5)mR2 |
momento d’inerzia Icm=1/12 ML^2, calcolato rispetto al suo centro di massa.
un suo estremo. Sapendo che la sbarretta inizia a ruotare partendo da ferma
dalla posizione orizzontale e scende in posizione verticale si calcoli:
I = 1/3 m L^2 (momento d’inerzia rispetto ad un estremo)Momento della forza agente sul centro di massa che dista L/2 da O.
m g L/2 = I * alfa
alfa = accelerazione angolare del centro di massa.
m g L/2 = 1/3 m L^2 * alfa; (m si semplifica).
alfa = 3/2 * g/L = 3/2 * 9,8 /0,40 = 36,75 rad/s^2
L’accelerazione lineare si ottiene dall’accelerazione angolare moltiplicata per r, cioè la distanza dal centro di rotazione, a = alfa * r, come la velocità tangenziale che si ottiene v = omega * r
Accelerazione lineare a = alfa * L/2 = 36,75 * 0,20 = 7,35 m/s^2
v = omega * L/2
Con la conservazione energia: il centro di massa parte da altezza L e scende fino a L/2.
L’energia potenziale si dimezza diventa cinetica
m g L = mgL/2 + 1/2 I omega^2
m g L = m g L/2 + 1/2 * 1/3 m L^2 omega^2
m g L – m g L/2 = 1/6 m L^2 * omega^2
g / 2 = 1/6 L * omega^2
omega = radicequadrata(3 * g / L) = radicequadrata(3 * 9,8 / 0,40) = 8,57 rad/s
velocità lineare (tangenziale) del centro di massa quando l’asta è scesa in posizione verticale.
v = 8,57 * 0,20 = 1,71 m/s
acentripeta = v^2/r = 1,71^2 / 0,20 = 14,7 m/s^2
oppure ac = omega^2* r = 8,57^2 * 0,2 = 14,7 m/s^2.
Oggetti che rotolano lungo un piano inclinato: sfera; cilindro pieno; cilindro cavo (anello).
Una sfera omogenea di raggio R e massa m, un disco omogeneo e un cilindro cavo (assimilabile ad un anello) aventi la stessa massa M e lo stesso raggio R, rotolano su un piano inclinato di 12° rispetto al piano orizzontale per un tratto di 2,5 m.
a) Determinare le velocità dei centri di massa dei tre corpi quando giungono
alla base del piano inclinato.
h = 2,5 * sen12° = 0,52 m (altezza del piano);
h + r = altezza del centro di massa del corpo;
I = momento d’inerzia del corpo che rotola;
I sfera =2/5 M r^2;
I cilindro pieno = 1/2 M r^2;
I cilindro cavo = M r^2;
Energia potenziale iniziale (del corpo che rotola):
Uo = M g (h + r);
U finale = M g r; il centro di massa resta ad altezza r;
Energia cinetica finale:
K = 1/2 M v^2 + 1/2 I ω^2;
ω = v / r;
K = 1/2 M v^2 + 1/2 I (v^2 / r^2)
K + U finale = Uo;
1/2 v^2 * (M + I /r^2) + M g r = M g (h + r);
1/2 v^2 * (M + I /r^2) = M g h + M g r – M g r;
v^2 = 2 M g h / (M + I / r^2);
v = radicequadrata[ 2 M g h / (M + I / r^2)];
Per la sfera: I sfera = 2/5 M r^2;
v1 = radice [10 g h / 7],
v1 = radice(10 * 9,8 * 0,52 / 7) = radice(7,28) = 2,7 m/s;
Per il cilindro pieno: I cilindro pieno = 1/2 M r^2;
v2 = radice[4 g h / 3] ;
v2 = radice(4 * 9,8 * 0,52 / 3) = radice(6,79) = 2,6 m/s,
Per il cilindro cavo: I cilindro cavo = M r^2;
v3 = radice (g h) = radice(9,8 * 0,52) = 2,26 m/s.
Esempio 2
Una palla viene rilasciata da ferma, da una certa altezza, sulla superficie ruvida mostrata in figura. Raggiunto il punto più basso, la palla risale sulla parte di superficie priva di attrito. Assumi che la palla sia una sfera piena di raggio 2,9 cm e massa 0,14 kg. Se la palla viene rilasciata da ferma a un’altezza di 0,78 m al di sopra della base del binario sul lato non liscio, a quale altezza sale sul lato senza attrito?
(Il rotolamento si ha in presenza di attrito statico, quindi solo nella parte ruvida).
I = 2/5 m r^2; momento d’inerzia di una sfera piena.
Nella parte ruvida, la sfera rotola senza strisciare, quindi la sua energia cinetica finale sarà:
Ec = 1/2* m * v^2 + 1/2 * Ι * ω^2;
Ec = 1/2 * m * v^2 + 1/2 * (2/5 m r^2) * ω^2;
Ec =1/2 m v^2 + 1/5 (m r^2 ω^2);
Ma ω = v/r;
Per cui:
Ec =1/2 m v^2 + 1/5 [m r^2 * (v^2/r^2)] =1/2 m v^2 + m v^2 / 5;
Ec = (5 m v^2 + 2 m v^2) /10 = 7/10 (m v^2)
Se la palla è partita da una quota h iniziale, vale la relazione:
7/ 10 (m v^2) = m g h
Da cui semplificando si ottiene:
v^2 = 10 /7 * ( g h);
h = 0,78 m:
v =radicequadrata(10 /7 * 9,8 * 0,78);
v = radice(10,92) = 3,304 m/s.
Risalendo non rotola perché non c’è attrito statico.
m g H = 1/2 m v^2,
H = v^2 / (2 g) = 10,92 / (2 * 9,8) = 0,56 m; altezza sul piano liscio.
Si tratta di una grandezza vettoriale che ha direzione coincidente con l’asse di rotazione, verso definito
dall’avanzamento di una vita destrorsa che segue la rotazione e intensità pari al valore indicato dalla formula:
L = r x mv
Filmati sulla conservazione del momento angolare ( o anche chjiamato impulso angolare):
PSSC09
(filmato in bianco e nero con professore che spiega il momento angolare)http://www.youtube.com/watch?v=ckyBUzbxrRE&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=b9jIpvZjhGo&feature=related
Legge di conservazione del momento angolare
è un importante principio fisico, che afferma che il momento angolare di un sistema è costante nel tempo se è nullo il
momento delle forze esterne che agiscono su di esso.
Tale legge è una conseguenza della seconda equazione cardinale,
- ;
in questa formula
- rappresenta il momento angolare del sistema
- dove è la quantità di moto del sistema, applicata al centro di massa ed è il vettore posizione del centro di massa rispetto all’asse di rotazione;
- rappresenta il momento meccanico delle forze esterne (anch’esse applicate al baricentro),
- .
Se tale momento è nullo, Mtot = 0, risulta
- . Allora L = costante
Se la derivata di rispetto al tempo è nulla, questo significa che è una costante del moto, ovvero che si conserva. Il momento delle forze esterne può essere nullo in questi tre casi:
- la forza esterna è nulla (il sistema è meccanicamente isolato)
- la forza è applicata in un punto dell’asse di rotazione (per cui r = 0 m)
- la forza è diretta verso l’asse di rotazione, per cui se è parallelo ad , il loro prodotto vettoriale è nullo.
la ruota di bicicletta : perché andando in bicicletta, a velocità piccole è più difficile stare in equilibrio ? A velocità piccole, il momento angolare delle ruote è piccolo (esso è proporzionale alla velocità angolare) per cui piccole sollecitazioni esterne fanno sì che l’equilibrio si rompa. A grandi velocità, invece, il momento angolare è grande per cui dette sollecitazioni non riescono a disturbare l’equilibrio. Questo si dimostra facilmente tenendo in mano un asse su cui ruota una stessa ruota di bicicletta. Se la velocità della ruota è grande si fa molta fatica a modificare l’orientazione dell’asse.
La conservazione del momento angolare è utile per analizzare quello che è chiamato moto di forza centrale.
Se un corpo è soggetto a forze il cui vettore giace sulla retta passante per il proprio centro, il moto risultante è detto “di forza centrale”. In questi casi non si hanno coppie di forza rispetto al centro, di conseguenza il momento angolare del corpo relativamente al centro è costante.
La costanza del momento angolare è estremamente utile per l’analisi delle orbite di pianeti e satelliti, e per lo studio dei modelli atomici come quello di Bohr.
La conservazione del momento angolare spiega diversi altri fenomeni fisici, come l’accelerazione angolare di un pattinatore su ghiaccio che porta le proprie braccia e gambe vicine all’asse verticale di rotazione. Portando una parte della massa del proprio corpo più vicino all’asse, decresce il momento di inerzia del proprio corpo. Poiché il momento angolare è costante in assenza di coppie di forze esterne, la velocità angolare (velocità rotazionale) del pattinatore deve aumentare.
Lo stesso fenomeno dà luogo alla rotazione estremamente veloce delle stelle compatte (come le nane bianche, le stelle di neutroni e i buchi neri) quando si formano a partire da stelle di dimensioni enormemente più grandi, ma con velocità di rotazione più lente.
Seconda legge di Keplero: il raggio vettore che congiunge sole e pianeta, copre aree uguali in tempi uguali.
Si mantiene costante il momento angolare L = R x MV; se la distanza R aumenta, la velocità V del pianeta diminuisce.
Esercizio:
Una sfera piena rotola su una superficie senza strisciare.Quale frazione della sua energia cinetica totale è energia cinetica di rotazione attorno al suo centro?
Energia totale = 1/2 M V^2 + 1/2 I (omega)^2 ;
I = momento d’inerza sfera = 2/5 M R^2
omega = V/R
Energia totale = 1/2 M V^2 + 1/2 x (2/5 M R^2) V^2/R^2
Etotale = 1/2 MV^2 + 1/5 MV^2 = 7/10 MV^2
(Energia di rotazione) / (Energia totale) = 1/5 M V^2 / ( 7/10 MV^2) = 2/7